Israel-Premier Tech, Dylan Teuns ha voglia di tornare protagonista: “Voglio ritrovare il livello del 2022”
Dylan Teuns vuole tornare protagonista nel 2024. Dopo un 2023 abbastanza sfortunato e senza grandi acuti, il corridore della Israel – Premier Tech ha in programma diverse gare per cercare di tornare ai livelli dell’ottimo 2022. Il belga si prepara a una primavera intensa e variegata, con Omloop Het Nieuwsblad e Strade Bianche prima di Volta a Catalunya e Giro delle Fiandre per poi disputare il Trittico delle Ardenne. Se i tempi in cui conquistava tappe al Tour de France oppure della vittoria sul Mur de Huy alla Freccia Vallone battendo Alejandro Valverde sembrano lontani, la voglia di lasciarsi i problemi alle spalle e di ripartire è forte.
“Dov’è quel Teuns del 2022? Spero di ritrovarlo anche quest’anno – esordisce il classe ‘92 a Het Nieuwsblad – Sicuramente è ancora lì e sta a me mostrarlo. L’anno scorso sono stato condizionato da problemi fisici e mentali. Si intensificavano a vicenda e semplicemente non funzionava. Dopo il Tour de France, nella seconda parte della stagione, sono riuscito a raggiungere nuovamente livelli accettabili in Germania, Norvegia, Lussemburgo e Vallonia. Ho continuato a lavorare su questa base quest’inverno”.
Anche durante le vacanze i problemi non sono mancati: “Per diversi giorni non ho potuto né mangiare né bere. Mi sono ammalato in ritiro e sono tornato a casa. Alla fine, sono finito in ospedale per alcuni giorni. È stato un po’ uno shock. Si è scoperto che si trattava di un accumulo di raffreddore, antibiotici per combattere l’infezione e una risposta errata da parte del mio corpo. Ciò significava che per un po’ non mi potevo più allenare”.
In vista della gare che verranno, cita la Strade Bianche come una delle corse più attese: “Non vedo l’ora di diventare il leader alle Strade Bianche. Probabilmente non sarò l’unica punta, ma avrò le mie possibilità. Dalla riunione della squadra è emerso che la squadra è fiduciosa di un buon risultato. Ci credo anch’io. La linea d’arrivo a Siena, su Via Santa Caterina, è un piccolo Muro di Huy. Ci sono già entrato durante l’edizione del Coronavirus, a circa 40 gradi in estate. Non era una cosa da ridere, ma sono molto curioso di vedere cosa succederà in primavera”.
Dopo la classica senese ci saranno altre gare in un mese che lui definisce “sacro” visto che ci sarà “la prima corsa a tappe e poi tutta una serie di Classiche” in cui “voglio assolutamente essere presente”. La prima gara della stagione sarà invece oggi, con la Classic Var, per la quale si dice “curioso di sapere il livello rispetto agli avversari”.
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